Essa viene utilizzata per misurare il peso corporeo e stimare indirettamente, attraverso i principi dell’impedenziometria, diversi parametri riferiti alla composizione dello stesso tra cui massa grassa (FM), massa magra (FFM), percentuale di acqua totale, percentuale di acqua extracellulare o intracellulare. A questo scopo viene utilizzata una bilancia impedenziometrica che si basa sulla bioimpedenziometria, cioè sull’analisi dell’impedenza biolettrica, considerato uno dei sistemi più semplici e affidabili per controllare il grasso corporeo.
Si tratta, in sostanza, di particolari bilance che grazie a elettrodi e appositi manubri, fanno passare attraverso il corpo una corrente a bassa intensità, misurandone l’impedenza. L’impedenza è il valore che misura la facilità con la quale la corrente attraversa i tessuti: essa è minore nella massa magra, che contiene il 70/75% di acqua e, quindi, lascia passare più agevolmente la corrente, mentre è maggiore nella massa grassa che ne contiene il 10/20%.
Confrontando, dunque, i valori di impedenza ottenuti col passaggio di corrente, e confrontandoli con i parametri corporei come peso, altezza, età, livello di allenamento, è possibile calcolare la percentuale di massa grassa e magra nonché il livello di idratazione e altri valori fondamentali per valutare la salute e la forma fisica del soggetto. In sintesi la Bioimpedenziometria permette di:
- dimostrare che l’alimentazione e l’eventuale attività fisica stanno realmente facendo perdere tessuto adiposo, e non altri tessuti più importanti;
- valutare quanto grasso c’è nel corpo prima di iniziare un programma di dimagrimento;
- calcolare il metabolismo basale, le percentuali di massa muscolare e grassa, al fine di adattare alimentazione e l’eventuale attività fisica;
- escludere o valutare l’entità di eventuali stati di ritenzione idrica;
- verificare se l’acqua totale in valore assoluto e nei compartimenti intra ed extracellulari rimane stabile, indicando un sostanziale equilibrio idrico.